Il merge di Ethereum

Criptovalute
Tempo di lettura: 5 minuti

Del merge di Ethereum se ne parlava da più di tre anni e negli ultimi tempi le congetture e le ipotesi che circolavano su questa operazione si erano fatte sempre più intense.

Inizio quindi dallo sfatare subito la più clamorosa tra quelle circolate che, anche a posteriori, si è rivelata del tutto falsa: quella che vedeva il merge di Ethereum ridurre le “gas fees”.

No, invece non le ridurrà.

In pratica le gas fees (le commissioni) che vengono applicate a ogni operazione eseguita nella blockchain rimarranno le stesse di prima.

Si trattava quindi solo di un classico wishful thinking, o meglio, di un semplice desiderio dei tanti che erano rimasti scottati l’anno scorso quando, effettivamente, per effettuare una qualsiasi operazione su Ethereum dovevi pagarla molto cara.

L’aumento delle operazioni dovuto all’esplosione degli NFT e all’utilizzo delle numerose dapp di finanza decentralizzata aveva congestionato la blockchain e la rendeva in certi momenti quasi inutilizzabile proprio per gli alti costi.

Per fare un esempio sono stato testimone anche di commissioni intorno al centinaio di dollari.

Ma allora se non era quello di ridurre le gas fees quale era il vero obiettivo del merge di Ethereum?

Nel prossimo paragrafo avrai la risposta.




 

COS’E’ IL MERGE DI ETHEREUM

Il merge di Ethereum lo possiamo definire come un aggiornamento della blockchain che consentirà di ridurre del 99% l’energia utilizzata per il suo funzionamento.

La riduzione del consumo energetico è sempre stato quindi l’obiettivo principale.

In questa immagine ti potrai rendere conto delle proporzioni grazie al confronto con i Bitcoin:

Consumo di energia per transazione Bitcoin vs Ethereum

Prima del merge la blockchain di Ethereum funzionava in modo simile a quella dei Bitcoin attraverso il meccanismo cosiddetto “proof of work” (POW).

Il POW si basa sul mining che ha il compito di risolvere problemi matematici complessi validando ogni transazione completata.

Tramite i minatori (miners) ogni transazione veniva così aggiunta e registrata nella blockchain.

L’attività di mining però necessita di hardware specifico, cioè di dispositivi che utilizzano microprocessori al solo scopo di “minare” criptovalute e che hanno il lato negativo di consumare molta energia.

Immagina cosa può consumare una mining farm del genere:

mining

D’ora in poi invece si sostituirà al POW il meccanismo del “proof of staking” (POS) che non richiede particolare hardware o consumo di energia.

Il protocollo seleziona casualmente i validatori in base alle criptovalute messe in staking.

Dal 15 settembre scorso se tu volessi diventare un validatore della blockchain Ethereum ti basterebbero 32 Ether da mettere in staking per iniziare a ricevere come ricompensa commissioni di transazione o di rete.

Basta computer e schede grafiche super performanti come era invece in passato.

Quindi riepilogando:

  • POW: si basa sul mining;
  • POS: si basa sullo staking.

Entrambi i meccanismi hanno le stesse finalità ed effettuano le stesse operazioni con la differenza che il POS risulta molto più efficiente a livello energetico.




 

QUANDO E’ AVVENUTO IL MERGE DI ETHEREUM

Il merge è stato finalizzato alle ore 8.44 del 15 settembre 2022.

Pochi minuti dopo la conclusione dell’operazione Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum, twittava così dal suo account ufficiale:

vitalik buterin merge ethereum

CHE FINE FARA’ IL MINING DOPO IL MERGE DI ETHEREUM

Non è ancora chiaro cosa succederà d’ora in poi per l’attività di mining di Ethereum anche se, già prima del merge, era stato chiaro che un gruppo di persone voleva continuare con una blockchain basata sul POW.

Per questo si è preparato tutto per il “fork” della blockchain, in pratica, una scissione della piattaforma con la creazione di una chain che continuerà con il vecchio meccanismo proof of work.

Nell’account ufficiale di Twitter del gruppo EthereumPoW è stata data qualche informazione in più:

“Annuncio del piano per la Mainnet. La Mainnet di ETHW sarà avviata entro 24 ore dal Merge. Le tempistiche esatte saranno annunciate 1 ora prima del lancio, con un conto alla rovescia e la pubblicazione del codice, dei sorgenti, dei binari, dei file di configurazione, delle info sui nodi, RPC, explorer, etc. Tutto sarà reso pubblico a tempo debito.”

Il problema semmai è a cosa serviranno i nuovi token ETHW che alcuni exchange si stanno già preparando a quotare.

Intanto alcuni hanno già trovato dei modi divertenti per utilizzare le schede grafiche: 😂




CONCLUSIONI

Alla fine Vitalik Buterin e la sua squadra ce l’hanno fatta e il merge di Ethereum si è concluso con successo.

Bisogna però ammettere che nonostante le grandi aspettative per questa operazione si è trattato per lo più di un non evento.

Ci si aspettava molto dal punto di vista della price action di Ether, il token della blockchain Ethereum, invece se andiamo a guardare il grafico non si riesce a individuare un movimento che faccia pensare che ci sia stato qualche evento importante in questi giorni.

Anzi al momento in cui scrivo sembra quasi si sia trattato di un caso classico da “sell the news” visto che il prezzo di Ether è scivolato di circa il 10% dal giorno del merge, almeno finora:

prezzo ethereum dopo merge

Su questa apatia nei prezzi possono aver influito anche le condizioni di mercato che nel 2022 hanno visto le criptovalute scivolare sempre più giù rispetto ai valori da “bolla” raggiunti alla fine del 2021.

Prezzi in ribasso che favoriscono il disinteresse delle persone verso questo settore.

Ma anche se i prezzi non hanno cambiato la propria direzione si può dire che tutta l’operazione sia da considerarsi un successo visto come il team di Ethereum è riuscito a effettuare un aggiornamento importante come il “merge” senza creare problemi di funzionamento alla blockchain.

Superato questo scoglio non ci resta che rimanere in attesa delle altre operazioni in programma che contribuiranno ulteriormente a forgiare il futuro di Ethereum.




 

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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