Cosa sono i Bitcoin

Uncategorized
Tempo di lettura: 6 minuti

E’ da qualche mese che sentite nominare sempre di più la parola Bitcoin. Dai siti internet che si occupano di finanza, alle riviste cartacee fino ad arrivare ai telegiornali in prima serata. Questa tendenza quindi è cavalcata dai media nostrani. Ma molti parlano senza ben sapere cosa sono i Bitcoin e più in generale le criptovalute. Ma da dove arrivano i Bitcoin? Come puoi ottenerli? Cosa puoi farci? Tante domande a cui cercherò di dare una risposta in questo articolo. Anche se ti anticipo che non lo considero un investimento ma solo una speculazione che si è trasformata in mania del momento. E’ comunque interessante addentrarsi in questo mondo per capire come funziona e per conoscere la tecnologia che sta alla base delle criptovalute. Tecnologia che viene chiamata blockchain.

COSA SONO I BITCOIN

I Bitcoin sono stata la prima moneta virtuale ad apparire nel panorama mondiale. Nessuno sa chi l’ha creata veramente ma la prima apparizione risale al 2009 e lo pseudonimo dello sviluppatore è Satoshi Nakamoto. Come le altre valute digitali sono solamente delle linee di codice a cui viene attribuito un valore monetario. Valore monetario che puoi utilizzare per scambiare beni e servizi con chi accetta i Bitcoin come mezzo di pagamento.
Fisicamente quindi non avrai monete o soldi di carta come invece avresti se possedessi Euro, Dollari, Yen. Tutto è digitale e vengono conservati in un portafoglio virtuale in un personal computer o nel cloud.
Vengono definiti criptovalute o cryptocurrencies in quanto la parola cripto deriva da crittografia, il processo di sicurezza che viene usato per proteggere le transazioni che avvengono con queste valute digitali. Sempre tramite la criptografia viene anche controllato il processo di creazione di nuove monete virtuali. Processo sul quale tornerò più avanti nell’articolo.

PERCHE’ I BITCOIN

Dopo aver letto cosa sono i Bitcoin ti starai chiedendo il motivo per il quale sono stati creati. Ciò che ha reso i Bitcoin così popolari è il fatto che i governi non hanno nessun controllo sull’emissione di questa moneta digitale e più in generale non hanno il controllo di nessuna criptovaluta. Per ora aggiungerei io.
I Bitcoin quindi sono esenti dal controllo governativo e da qualsiasi regolamentazione. Questo permette una maggiore facilità nelle transazioni con cui vengono scambiati, non essendo presenti nè banche nè altri intermediari finanziari. Per gli scambi in Bitcoin sono dovute solo delle commissioni che vanno al gestore del servizio.
L’altro lato della mancata regolamentazione però ha fatto sì che i Bitcoin vengano spesso utilizzati da hacker o da chi voglia effettuare traffici illegali al riparo dal controllo degli stati. Alcune nazioni infatti stanno pensando di prendere provvedimenti per vietare all’interno del loro territorio l’utilizzo delle cryptocurrencies.

COME OTTENERE BITCOIN – “MINING”

Già, per ottenere i Bitcoin è necessario minare (o mining in inglese) proprio il termine che viene usato per scavare nelle miniere e trovare l’oro. L‘attività di mining può essere svolta da chiunque abbia a disposizione computer molto potenti. La potenza necessaria aumenta a mano a mano che il numero di Bitcoin rimasti da minare diminuisce. Il numero totale dei Bitcoin che si possono minare infatti si conosce già ed è di 21 milioni e ormai a fine 2017 ne rimangono un 25% circa.
Questo è il grafico di quante monete per anno verranno generate:

In questo modo entro il 2033, cioè entro 32 anni da quando sono stati creati, avremo tutti i Bitcoin in circolazione. Il procedimento di mining consiste nella risoluzione di complessi problemi matematici. Per quello servono computer sempre più potenti tanto è vero che se possiedi un semplice computer desktop ti accorgeresti presto che non ne vale la pena. Ti costerà più di elettricità che quello che riuscirai a guadagnare dal minare i Bitcoin. Sempre che tu ci riesca e senza contare la probabilità che il tuo pc vada in fumo prima di aver concluso qualcosa.
Essendoci sempre meno Bitcoin da minare, questa attività ormai è diventata profittevole solo se riesci a unirti a un gruppo di miners così da condividere le potenze degli hardware.
La società Selectra, in uno studio sull’energia consumata dai Bitcoin, ha stimato il consumo annuo di elettricità necessaria per l’utilizzo dei Bitcoin in tutto il mondo. E’ molto di più di quello che tu possa immaginare.
Il calcolo infatti è risultato in un dispendio annuale di ben 13 TWh, corrispondenti alla metà della quantità di energia utilizzata dall’Irlanda. Ogni singola transazione in bitcoin corrisponde a un consumo di 100 kWh, pari a quasi 2 settimane di consumi elettrici della famiglia-tipo italiana. Alla faccia del risparmio energetico e del riscaldamento globale!

BLOCKCHAIN

Ti ho chiarito cosa sono i Bitcoin e come minarli. Adesso arriviamo alla tecnologia che sta alla loro base e che con loro è nata. Al di là della mania per i Bitcoin secondo me la tecnologia blockchain è l’elemento più interessante all’interno del mondo delle criptovalute e quello che potrà cambiare anche molti aspetti nella vita reale in un prossimo futuro. Blockchain, che letteralmente vuol dire “catena di blocchi“, consente di effettuare transazioni tra le persone senza più dover utilizzare intermediari. Ogni transazione che utilizza la blockchain viene infatti registrata su un registro pubblico virtuale che ogni persona può visionare. La privacy invece è assicurata dalla crittografia e da un sistema complesso che si basa su una doppia sicurezza:

– una chiave è pubblica e mostra tutti i movimenti di un determinato oggetto;
– una chiave è privata e protegge l’identità di chi lo sta utilizzando.

Quando si parla di blockchain quindi si intende una catena di blocchi di dati che si riferiscono a transazioni che devono essere verificate. Questa verifica è necessaria proprio per evitare che un utente venda qualcosa di cui non è il legittimo proprietario oppure che la venda due volte. Per farti capire meglio nel sistema attuale quando invii un pagamento sono le banche a garantire la regolarità della transazione. Con la blockchain invece esse non serviranno più e basterà che la transazione sia approvata dal 50%+1 dei nodi (ovvero gli utenti).
Uno degli ambiti in cui si vocifera già il possibile utilizzo di questa nuova tecnologia è quello immobiliare. Prova solo a immaginare di comprare o vendere casa senza dover passare per il tramite di agenti immobiliari e notai. Sarebbe un bel risparmio.

CONCLUSIONE

Spero di averti reso più consapevole in tema criptovalute. Spiegare cosa sono i Bitcoin non è certo un compito facile e soprattutto richiederebbe molto più spazio di quanto ho dedicato qui. La mania che li circonda dal mio punto di vista è esagerata e come sempre quando ci sono tanti soldi in ballo il marketing che ruota intorno a questo mondo non è del tutto veritiero. Anzi a volte è proprio ingannevole.
Prova a pensare come spesso le immagini che trovi in rete associano il Bitcoin all’oro. Anche se non è una moneta vera e propria, ma solo una moneta digitale, essa viene raffigurata come fosse un bel doblone d’oro. E quell’enorme B con le due stanghette verticali che la attraversano ricordano il dollaro. Quindi due simboli che nelle persone evocano un senso di affidabilità e sicurezza.
Un’altra cosa bizzarra è che quando senti parlare di Bitcoin, ma anche delle altre criptovalute in generale, venga nominata la loro capitalizzazione di mercato sulla base del prezzo al quale vengono scambiati. Prova a pensarci. I supporter dei Bitcoin cercano sempre di farla passare come la moneta del futuro indipendente da governi e banche centrali. Ma le valute nazionali non vengono valutate sulla base della capitalizzazione di mercato, anzi non hanno proprio capitalizzazione. Quest’ultima viene nominata quando si parla di azioni. Quindi è una contraddizione in termini. Vuoi farla passare come valuta ma parlando come se stessi analizzando una società.
Comunque non voglio farla troppo lunga, la mia opinione è che è meglio non investire in Bitcoin. Troppi gli elementi dubbi. Dopo se vuoi speculare non c’è nessun problema. Sai che si può anche giocare in borsa. L’importante è esserne consapevoli. E i Bitcoin quindi non fanno parte delle possibilità di investimento che consentono di salvaguardare il proprio capitale nel tempo. Se mi facessero la domanda “Cosa sono i Bitcoin?” una cosa è certa: non sono un investimento.

Lascia un commento