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ETF

Tempo di lettura: 5 minuti

Gli ETF, acronimo inglese di Exchange Trade Fund, si possono definire come un incrocio tra fondi di investimento e azioni.

In italiano quell’acronimo si potrebbe tradurre con “Fondi scambiati in borsa” e si tratta di particolari fondi comuni di investimento, caratterizzati da bassi costi di gestione, negoziati in borsa come le normali azioni.

Analizziamo prima di tutto i due elementi che caratterizzano gli ETF:

  • Fondi comuni di investimento: Consob li definisce come strumenti di investimento, gestiti dalle società di gestione del risparmio (sgr) che riuniscono le somme di più risparmiatori e le investono, come un unico patrimonio, in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, titoli di stato, ecc.);
  • Azioni: sono le singole parti unitarie in cui è diviso il capitale delle società per azioni.

Grazie agli ETF avrai la diversificazione e la gestione professionale che accomunano i fondi di investimento con la quotazione continua e la liquidità che caratterizzano le azioni.

Ecco quindi il motivo per cui si possono definire un’incrocio tra fondi di investimento e azioni.

Per spiegare cosa sono gli EFT in parole semplici, un’immagine vale più di mille parole, eccone qui una rappresentazione grafica:




 

Perchè scegliere un ETF e non un fondo di investimento?

La ragione principale sono le commissioni di gestione.

Gli ETF infatti sono strumenti che hanno commissioni di gestione bassissime, quelli che applicano le più basse sono tra lo 0,15% e lo 0,40%, a differenza dei fondi comuni di investimento che applicano costi di gestione ben oltre l’1%, spesso anche il 2%.

Può non sembrarti una grande differenza ma è bene sapere che nel lungo periodo quel risparmio di commissioni risulterà in un rendimento maggiore per il tuo portafoglio.

Ora che hai capito cosa sono gli ETF approfondiamo ulteriormente questi strumenti finanziari.

TIPI DI ETF

Vi sono molte tipologie di ETF, che sicuramente meritano approfondimenti a parte, in questo ambito possiamo elencare le più importanti:

  • ETF a distribuzione o ad accumulazione;
  • ETF a replica fisica o sintetica;
  • ETF a copertura del cambio o senza

Ogni ETF ha un suo obiettivo e dei vantaggi/svantaggi che ogni persona farebbe bene a conoscere per selezionare quello più adatto alle proprie esigenze finanziarie.

Nozioni che non devono spaventare e che non sono difficili da imparare, basterebbe un semplice corso di educazione finanziaria tenuto da un educatore finanziario per ottenere già delle ottime basi di partenza.




 

I PRINCIPALI GESTORI DI ETF

Le principali società che gestiscono e commercializzano gli ETF sono le seguenti, in ordine alfabetico:

  • Amundi;
  • Blackrock (con il marchio Ishares il più grande fornitore di ETF al mondo);
  • Invesco;
  • Lyxor (recentemente acquistata da Amundi);
  • J.P. Morgan;
  • VanEck;
  • Vanguard (il secondo più grande fornitore al mondo dopo Blackrock);
  • Wisdom Tree.

Tutti nomi che ti capiterà di incrociare più volte se ti avvicini e navighi un po’ all’interno di questo mondo.

Ogni società ha le sue caratteristiche e i suoi punti di forza ma, per esempio, già con Blackrock e Vanguard puoi trovare ETF di tutti i tipi che coprono una vasta gamma di strumenti, dalle azioni alle obbligazioni corporate, ai titoli di stato.

Puoi trovare tantissimi ETF tra cui scegliere in questo sito.

Negli ultimi anni il capitale gestito attraverso ETF è aumentato a dismisura raggiungendo, a fine 2021, i 10 trilioni di dollari a livello mondiale:

Fonte

DOVE COMPRARE UN ETF

Per comprare un ETF dovrai rivolgerti a un intermediario abilitato, presso il quale dovrai anche aprire un conto corrente.

Per intermediario si intende sia una banca tradizionale sia un banca/broker online.

Bisogna però tenere presente che spesso le banche tradizionali potrebbero fare problemi per quanto riguarda l’investire in ETF essendo dei prodotti che non gli garantiscono commissioni.

Di solito infatti le banche ricevono delle commissioni dalla vendita di prodotti finanziari quali fondi di investimento, con gli ETF questo non avviene e pertanto non hanno l’incentivo a pubblicizzare questo tipo di prodotti.

Con gli intermediari online invece ti basterà aprire un conto presso di loro per avere accesso a tutto il catalogo di ETF disponibile e iniziare subito a creare il tuo piano di accumulo (PAC).




 

VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI ETF

I vantaggi degli ETF li avrai ormai capiti, come scritto all’inizio dell’articolo principalmente due:

  • diversificazione;
  • basse commissioni di gestione.

Ci sono anche degli svantaggi, come sempre in ambito economico è sempre bene guardare a entrambi i lati della medaglia.

Lo svantaggio maggiore deriva dal fatto che gli ETF, come le azioni, sono quotati e hanno un prezzo che varia da un momento all’altro.

Essere troppo concentrati sul prezzo può portare a errori comportamentali come quello di vendere nel momento peggiore, quando c’è panico e i mercati finanziari sono più volatili.

Errori del genere possono cancellare quanto di buono fatto fino a quel momento, addirittura portandoti a registrare una perdita.

Ecco perchè, spesso, la cosa migliore è quella di iniziare un piano di accumulo su ETF e, in automatico, investire periodicamente quanto riesci a risparmiare, sia nei momenti buoni che nei momenti meno buoni.

Così facendo elimini il lato soggettivo degli investimenti, quello che ti porterebbe ad agire guidato dalle emozioni, e a ridurre la possibilità di errori.

Gli ETF ti garantiscono più autonomia nelle decisioni ma, al tempo stesso, questo si potrebbe rivelare un grosso svantaggio.




 

NON CERCARE SCUSE

Spesso le persone rimandano decisioni di investimento perchè non riescono a risparmiare abbastanza dal loro stipendio e/o non ritengono di aver abbastanza soldi.

Ecco, grazie agli ETF puoi iniziare a investire anche oggi senza avere grandi capitali.

Riesci a risparmiare 50 euro al mese?

E’ già un buon punto di partenza.

Questo è un esempio con un capitale iniziale di 1000 euro e un contributo mensile di 50 euro investiti al 7 % di rendimento medio annuo per 25 anni.

Alla fine del periodo ti ritroveresti con un po’ più di 43.000 euro a fronte di un esborso di “soli” 16.000 euro.

Solo per farti capire come la disciplina e la costanza, applicate agli strumenti giusti, possano premiare anche compiendo piccoli passi.

Nell’immagine qui sopra è bene notare come più passa il tempo e più l’interesse percepito (in verde) superi di gran lunga il capitale versato (in blu).

Potere dell’interesse composto.

Anche Warren Buffett consiglia all’investitore che non vuole dedicare molto tempo agli investimenti di acquistare periodicamente ETF indicizzati a basso costo:

“Most investors, both institutional and individual, will find that the best way to own common stocks is through an index fund that charges minimal fees. […] By periodically investing in an index fund, the know-nothing investors can actually outperform most investment professionals”.

Secondo Buffett il miglior modo per investire in azioni è quello di acquistare un ETF che applica basse commissioni.

Investendo periodicamente in questi strumenti finanziari, anche chi non conosce molto di finanza, può spesso ottenere rendimenti migliori rispetto agli investitori professionisti.

Grazie quindi agli ETF il piccolo risparmiatore può prendere posizione sui mercati finanziari con una operazione di acquisto/vendita senza però dover entrare in una specifica azione o obbligazione.

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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