Buon 2022, Charlie Munger e rendimento portafoglio

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Prima di tutto un augurio di un buon 2022! 

E’ difficile vedere la luce in fondo al tunnel dopo ormai due anni passati tra gli alti e bassi causati dalla pandemia.

Spero veramente che il 2022 sia l’anno di un nuovo inizio e della vera ripresa, non solo economica, ma soprattutto sociale.

Sono ottimista?

Devo dire sinceramente che per il breve (e anche medio) periodo NON sono molto ottimista.

Rimango sempre ottimista per il lungo periodo anche se nel lungo periodo sappiamo che fine faremo tutti (Keynes ne sapeva qualcosa). 😅

Ma saranno proprio gli errori e le difficoltà del presente che ci consentiranno di avere un futuro migliore.




Guardando indietro nella storia si è passati da situazioni molto negative alla creazione di un benessere eccezionale rispetto anche solo a 30-40 anni fa.

Certo è un benessere mal distribuito che fa capire come la lotta di classe è viva e vegeta in mezzo a noi nonostante i vari tentativi di non parlarne.

Come scrive Shirley Ze Yu, professoressa alla Harvard Kennedy School’s Ash Center, in questo articolo:

“The key to a sustainable consumer economy is higher incomes for the bottom tiers in society and a stronger middle class.”

Il contrario, purtroppo, di certe politiche che vediamo un po’ troppo spesso anche qui in Italia.

L’essere ottimista per il lungo termine mi fa anche avere la convinzione per investire in ottime aziende che, spero, siano presenti con la loro attività ancora per molti anni a venire.

Aziende che erogano dividendi crescenti e che hanno nel loro DNA la capacità di superare i periodi più difficili che la storia ci costringe ad affrontare ogni tanto.

La fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo è anche il momento in cui si tirano le somme di quanto avvenuto e si pensano gli obiettivi per il successivo.

Tempo quindi di aggiornare la performance del mio portafoglio titoli che ha chiuso il 2021 con un +38,40%.

Questo il confronto al 31/12/2021 con l’indice americano S&P 500 che ha chiuso con un rendimento del 26,89%:

Questo invece il confronto con il Vanguard Total World Index:

Il confronto migliore sarebbe probabilmente con il Vanguard Total World Index visto che  al suo interno ha azioni di società non solo americane ma anche di altre nazioni.

Il 2021 quindi è stato un anno molto positivo ma, statisticamente, è impossibile che si ripeta un rendimento del genere.

Come scritto nella newsletter di inizio mese, dopo un anno come il 2021:

[…] “gli anni successivi hanno ottenuto un rendimento medio del 11,6% con solo due anni negativi nel periodo di studio dal 1954 al 2021.”

Qui di seguito la statistica a cui faccio riferimento:




Nonostante la performance positiva non è stato esente da alcuni errori che mi hanno ricordato che:

  • il trading non è il mio forte;
  • seguire gli hype dei social o nei media è spesso sbagliato.

Vi ricordate all’inizio dell’anno quando ci fu la vicenda delle azioni Gamestop?

Ecco, insieme a Gamestop si parlava molto di un’altra azione che era tra le più shortate di quel momento: AMC Theatres, azienda che gestisce una catena di cinema negli Stati Uniti.

Io ho pensato bene di fare un po’ di trading. In fondo se quelli di Wallstreetbets erano riusciti a far impennare le azioni Gamestop perchè non potevano riuscirci anche con quelle AMC?

Ovviamente ho perso soldi.

  • Azioni AMC comprate a:

  • Azioni AMC vendute a:

per una perdita di circa il 50%. 🤢

La scommessa che avevo fatto per fortuna era piccola ma mi ha ricordato il motivo per cui da molto tempo cerco di limitare il trading più possibile.

Per farti capire meglio questo è il grafico dell’ultimo anno delle azioni AMC, dove vedi il cursore è il giorno in cui le vendetti:

Ovviamente dopo 4 mesi le azioni ebbero un rialzo spaventoso fino a toccare i 60 dollari.

Molto meglio per me continuare a concentrarsi su una strategia di investimento più rilassata, con la parte core del portafoglio incentrata sui dividendi, e che si adatta meglio alla mia personalità.

Nonostante queste cose già le sapessi devo dire che non è sempre così facile ricordarle e soprattutto, a volte, a proprio difficile rimanere distaccato dagli hype dei media o social che siano.

Senza volerlo ti ritrovi ad aver aperto una posizione che altrimenti non avresti neanche iniziato.

E proprio quando non c’è la convinzione sufficiente, e le cose iniziano ad andare male, scatta l’errore.




Tornando a quel periodo di inizio 2021 avevo anche provato a seguire il forum di Wallstreetbets su Reddit entrando, per non farmi mancare nulla, nel loro gruppo Telegram.

Dopo una settimana ne uscii chiedendomi come fosse possibile ottenere informazioni rilevanti in un casino assurdo con centinaia di persone che scrivevano messaggi su messaggi ogni minuto.

Certo, se presa come intrattenimento la cosa poteva anche essere simpatica tra meme e battute divertenti ma alla fine posso dire due cose di quell’esperienza:

  • stare dietro a gruppi del genere è (come dicono in inglese) time consuming e visto il poco tempo è meglio concentrarsi su altro;
  • quello che si dice all’interno di quei gruppi non sono informazioni rilevanti anche se, come sempre, prima o poi qualcuno centra l’azione che farà una bella performance al rialzo. Il problema è che fa più notizia quest’ultima che non tutti gli altri “suggerimenti” che hanno fatto un buco nell’acqua.

Torno al fatto che il mio stile probabilmente è diverso e rimango della stessa idea di Warren Buffett:

“My idea of a group decision is to look in the mirror.”

Meglio quindi impiegare il tempo a scovare e informarsi su nuove società piuttosto che perderlo leggendo spazzatura.

Considero comunque il 2021 l’anno delle prove che mi ha visto addentrarmi sempre più nel mondo delle criptovalute.

Se rileggo le newsletter di inizio anno rivedo tutto il mio scetticismo di quel periodo.

Se guardo invece ad adesso mi ritrovo completamente preso da questo “nuovo mondo”.

Probabilmente questo cambiamento lo avrai notato anche tu visto il maggior numero di articoli a tema cripto sul blog.

Sono riuscito a creare un blog facendo convivere gli insegnamenti di Buffett da una parte e le criptovalute dall’altra.

Eresia per molti, lo capisco.

Comunque se prese con la giusta cautela le criptovalute possono dare molte soddisfazioni.

Per quanto riguarda invece il 2022 il mio obiettivo è principalmente conservativo:

  • meno operazioni possibili;
  • meno “caxxate” possibili (scusate il francesismo ma almeno esprime bene il concetto);
  • aumentare la liquidità per essere pronti a eventuali future correzioni dei mercati.

Così facendo vorrei lasciare che la situazione si consolidi un attimo dopo questi ultimi due anni molto intensi e, soprattutto, vorrei prepararmi per altre opportunità che si dovessero presentare.

Infine il primo dell’anno è anche il compleanno di Charlie Munger, storico socio di Warren Buffett, e mente affilata come poche nel nostro mondo.

Nonostante i 98 anni compiuti (sì, NOVANTOTTO!) è ancora capace di stupirci grazie ad operazioni come quella delle azioni Alibaba.

Nell’ultimo trimestre infatti si è appena scoperto che il vecchio Charlie ha raddoppiato le azioni del colosso giapponese dell’e-commerce, azioni possedute tramite la società di cui è presidente, il Daily Journal Corporation.

Una martingala a tutti gli effetti come si può notare nella seguente immagine:

Fonte

Al momento l’operazione non sta dando i suoi frutti e in molti si stanno chiedendo se, il quasi centenario, non stia perdendo la sua lucidità, ricordando soprattutto i tanti problemi che le azioni cinesi stanno affrontando a partire dalla metà dell’anno scorso.

Come sempre sarà interessante vedere a fine 2022 come si sarà evoluta la situazione e se alla fine avrà avuto ragione Munger o meno.

E con questo concludo, di nuovo buon anno e buon investing!




 

Disclosure: long Alibaba
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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