Reinvestire i dividendi

Dividendi
Tempo di lettura: 7 minuti

Reinvestire i dividendi o non reinvestirli? Questo è il dilemma che qualsiasi investitore si troverà ad affrontare dopo aver ricevuto un dividendo.

Che tu possieda azioni direttamente o indirettamente tramite ETF o fondi di investimento arriverà il momento in cui riceverai il tuo dividendo.

Dopo aver imprecato per la tassazione del 26% che ti porterà via un quarto dell’importo ricevuto, prima o poi, ti troverai a rispondere a questa domanda: quei dividendi li spendo o li reinvesto?

Questo tipo di scelta è molto soggettiva e dipende anche dalla tua pianificazione finanziaria.

Ti posso dire che se sei giovane e hai appena iniziato a investire probabilmente ti conviene reinvestire i dividendi così da aumentare più possibile il tuo capitale e lasciar lavorare l’interesse composto.

Se invece, per esempio, sei arrivato alla mezza età, sei riuscito ad accumulare un discreto capitale e i dividendi che ti dà il tuo portafoglio ti bastano per il tuo stile di vita puoi pensare di iniziare a goderti di più la vita.

Non ci sono regole fisse, devi pensare alle tue necessità e capire se ti servono o meno i soldi subito, nessuno poi ti vieta di procedere con delle vie di mezzo: una parte dell’importo lo reinvesti e l’altra la spendi.




COME REINVESTIRE I DIVIDENDI?

Se hai scelto di reinvestire i dividendi il passo successivo è metterlo in pratica. Come?

  • puoi reinvestire i dividendi manualmente;
  • puoi reinvestire in automatico lasciandolo fare al tuo broker.

La prima opzione è quella che ti lascia libero di scegliere se reinvestire i dividendi nella stessa azione che ti ha erogato il dividendo oppure di reinvestire in un’altra azione o anche in altro strumento finanziario (per esempio il classico ETF).

La seconda opzione prevede che il reinvestimento venga effettuato in automatico dal broker e sarà quest’ultimo che acquista nuove azioni, o frazioni di esse, della stessa società che ti ha erogato il dividendo.

Se reinvesti manualmente la gestione del portafoglio è più attiva da parte tua mentre nel caso del reinvestimento automatico, una volta avviato il sistema, penserà a tutto il broker e tu non dovrai più preoccuparti di nulla se non bloccare il reinvestimento quando avrai cambiato idea.

Ma quali broker ti consentono di effettuare il reinvestimento automatico dei dividendi?

Io uso Interactive Brokers che permette il reinvestimento automatico solo per le azioni americane e canadesi, come si legge nel loro sito:

Io comunque non reinvesto automaticamente ma scelgo manualmente se reinvestire i dividendi nella stessa azione o meno a seconda delle condizioni di mercato.

Per quanto riguarda i broker italiani invece credo che un buon servizio di reinvestimento lo dia Binck, nel prospetto delle spese e commissioni troviamo anche le due opzioni presenti nella loro piattaforma:

1- se c’è già un dividend reinvestment plan (DRIP) previsto dalla società emittente (anche qui principalmente è riferito alle società americane) le commissioni sono gratuite:

2- se non c’è un DRIP Binck ti offre il servizio di reinvestimento alle condizioni seguenti:

Chissà che anche altre banche/broker si attivino per garantire questo tipo di servizio e, con l’aiuto dello stato, magari rendendo esenti da tassazione gli importi reinvestiti.

Sarebbe troppo bello eh! In altre nazioni la tassazione dei dividendi reinvestiti è molto più agevolata rispetto a quello che succede qui in Italia.

Anche se reinvesti i dividendi, che sia manualmente o automaticamente, allo stato attuale le tasse le paghi in tutti i casi e nel lungo termine quel 26% di tassazione non è cosa di poco conto.




REINVESTIRE I DIVIDENDI E L’INTERESSE COMPOSTO

Ti faccio un esempio pratico su come il reinvestimento dei dividendi permette di mettere il turbo al tuo portafoglio.

Uso un calcolatore online che puoi trovare a questa pagina, è in inglese ma non è difficile capire come utilizzarlo e puoi così sbizzarrirti facendo tutte le prove che vuoi.

I dati che ho inserito sono:

  • n. di azioni iniziali acquistate: 2;
  • prezzo per azione: 50;
  • ho ipotizzato un 3% di dividend yield da cui risulta un dividendo annuale di 1,50 dollari;
  • la crescita dell’azione e del dividendo è del 5% per entrambi;
  • gli anni di reinvestimento sono 20.

I risultati parlano chiaro, dopo 20 anni il rendimento annuale è del 8,15% con reinvestimento mentre è del 6,75% senza reinvestimento.

Il valore totale con i dividendi reinvestiti è di 479,22 $ mentre senza reinvestire i dividendi il valore totale diventa di 369,49, un 30% in meno.

Facciamo un’altra prova?

Sai che più fai lavorare l’interesse composto meglio è, solo nel lungo periodo infatti riesce a sprigionare tutta la sua forza.

Cosa succede allora se allunghiamo il periodo di reinvestimento da 20 a 30 anni? Ecco qui i risultati del calcolatore:

Quella differenza di rendimento continua ad accumularsi per altri dieci anni e alla fine è sempre più evidente nel valore totale alla fine del periodo.

Con dividendi reinvestiti 1.049,05 $ mentre senza dividendi reinvestiti “solo” 641,48 $, la differenza aumenta.

Spero di averti fatto capire perchè se sei giovane e ti manca ancora un bel po’ alla pensione forse è il caso di pensare a reinvestire i dividendi.

Se non investi in azioni ma investi in ETF il ragionamento non cambia, basta che al posto del numero di azioni inserisci il numero di quote dell’ETF e i risultati sono gli stessi.

Nota come le considerazione di questo articolo siano uguali a quelle che scrivevo analizzando la differenza tra gli ETF a distribuzione e gli ETF ad accumulazione.




METTI IL TURBO AL TUO PORTAFOGLIO

Grazie al reinvestimento dei dividendi hai capito che puoi mettere il turbo al tuo portafoglio ed è uno dei motivi per cui mi piace investire per i dividendi.

E’ una strategia semplice da attuare e ti lascia la libertà di decidere se reinvestire o anche solo di ottenere un integrazione al reddito.

Se reinvesti poi hai visto che sei già un passo avanti a molti altri e sei sulla strada giusta per scoprire quello che io chiamo il Sacro Graal degli investimenti:

  • un bel piano di accumulo;
  • crescita dei dividendi;
  • reinvestimento dei dividendi.

Devi “solo” trovare le azioni giuste in cui investire e non è una cosa proprio così facile.

Da questo punto di vista le migliori azioni per reinvestire i dividendi rimangono senza ombra di dubbio i cosiddetti dividend aristocrats USA, azioni che da almeno 25 anni consecutivi continuano a erogare un dividendo crescente ai propri azionisti.

La tabella seguente mostra come le azioni che aumentano costantemente i dividendi sono anche quelle che hanno avuto i rendimenti più alti nel periodo di studio che va dal 1972 al 2019:

Thanks to Hartford Funds

QUANDO NON REINVESTIRE I DIVIDENDI

Ci sono dei casi in cui conviene non reinvestire i dividendi? Direi di sì e qui di seguito ti elenco i casi in cui secondo me è meglio non reinvestire:

  • quando hai come obiettivo avere un’entrata periodica: ovviamente è il caso in cui tu vuoi usare i dividendi per le tue spese quotidiane o per altri obiettivi previsti nella tua pianificazione finanziaria;
  • quando ti servono soldi per qualche altra necessità imprevista: in teoria dovresti sempre avere da parte un fondo di emergenza prima di investire in modo da far fronte a qualsiasi imprevisto però non si sa mai quello che può succedere nella vita;
  • quando le azioni in cui stai reinvestendo sono sopravvalutate: qui il discorso sarebbe molto lungo e sai che è difficile quantificare con esattezza il valore di una società. Diciamo che sarebbe importate reinvestire quando le azioni sono a sconto rispetto al valore intrinseco o al massimo hanno un prezzo giusto.

Nel mondo degli investimenti ci sono sempre molte sfumature, non sempre è tutto bianco e nero, anzi, è più facile che sia il grigio il colore giusto, quello che media tra le tue disponibilità attuali e gli obiettivi da raggiungere.

CONCLUSIONI

Hai visto che ci sono diverse valutazioni da fare nel reinvestire i dividendi e con questo articolo ho cercato, prima, di darti una panoramica generale, e poi, di farti capire quali sono i motivi (anche matematici) per cui nel lungo periodo conviene il reinvestimento.

Come scritto in precedenza molto dipende dalla tua situazione finanziaria, investire alla fine lo si può considerare come andare dal sarto.

Il sarto prende le misure e ti confeziona l’abito. Difficile che un vestito uguale vada bene a tutti ed è così anche negli investimenti.

Tu sei quello che si conosce meglio e sa meglio di tutti il portafoglio più adatto a sé stesso.

L’importante è non sottovalutare la forza dei dividendi reinvestiti, il miglior esempio come sempre è Warren Buffett che a 90 anni sta ancora reinvestendo i profitti che gli inviano le aziende che fanno parte della galassia Berkshire Hathaway.

E tu hai scelto di reinvestire i dividendi o no?





Disclosure: long Berkshire Hathaway
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).
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