Chi compra le azioni quando tutti vendono?
Nei momenti di forte tensione sui mercati finanziari una domanda ritorna spesso, quasi come un sussurro tra chi osserva le schermate rosse delle Borse: “Chi compra le azioni quando tutti vendono?”
La risposta è semplice, per quanto ovvia: anche quando i mercati crollano c’è sempre qualcuno che compra.
LA FALSA ILLUSIONE DEL “TUTTI VENDONO”
Immagina un mercato rionale in un giorno qualunque.
Se tutte le bancarelle cercassero di vendere contemporaneamente ma nessuno si fermasse a comprare, che senso avrebbe parlare ancora di mercato?
La stessa logica vale per i mercati finanziari: una vendita può avvenire solo se c’è un acquirente dall’altra parte.
In altre parole, anche quando i listini sembrano precipitare senza fine, ci sono investitori che acquistano, attratti da prezzi più bassi o da opportunità di lungo termine.
Di solito, a comprare quando tutti vendono sono quegli investitori capaci di mantenere la calma, ignorare il rumore di fondo e riconoscere con lucidità quando un’opportunità si nasconde dietro al panico.
La narrativa del “tutti vendono” è quindi fuorviante: senza compratori, le transazioni non avverrebbero.
Un’espressione illuminante attribuita a J.P. Morgan recita:
“In bear markets, stocks return to their rightful owners.”
(Nei mercati ribassisti, le azioni tornano ai loro legittimi proprietari).
Una citazione che credo anche Buffett approverebbe.
Questa frase sottolinea come durante i periodi di turbolenza finanziaria, gli investitori meno preparati o mossi dalla paura cedano i loro asset, offrendo così l’opportunità agli investitori più consapevoli di acquistare a prezzi estremamente vantaggiosi.
PERCHE’ ALCUNI VENDONO E ALTRI COMPRANO
Nei periodi di grande volatilità, le motivazioni che spingono alla vendita sono spesso emotive: paura, panico, insicurezza.
Ti sarà capitato di leggere titoli del genere che buttano benzina sul fuoco: bruciati miliardi in borsa!

Dall’altra parte, chi compra lo fa con una visione più fredda e strategica. Mentre molti vedono solo il rischio, pochi riescono a intravedere il potenziale.
La storia dei mercati è ricca di esempi: momenti che sembravano catastrofici si sono poi rivelati grandi occasioni d’acquisto per chi ha saputo mantenere la calma.
La crisi finanziaria del 2008, la discesa repentina durante la pandemia o le turbolenze legate a eventi geopolitici: ogni volta, i mercati hanno finito per recuperare, premiando chi è riuscito a investire nei momenti più difficili.
UN ESEMPIO PRATICO: IL VALORE CAMBIA DI MANO
Per rendere ancora più chiaro il concetto, consideriamo un esempio numerico molto semplice:
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Supponiamo che ci siano 2 persone che possiedono 100 azioni di una società, ciascuna azione valutata 10 euro.
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Il valore totale delle azioni in circolazione è quindi 1.000 euro.
Ora immaginiamo che il mercato crolli, la paura prenda il sopravvento, e il prezzo di quell’azione scenda a 5 euro. In un momento di disperazione, i due proprietari decidono di vendere tutto per timore di ulteriori perdite.
A questo punto, basta anche solo un acquirente con 500 euro a disposizione per rilevare tutte e 100 le azioni.
In pratica, quello che prima era distribuito tra due investitori che si sono fatti “spaventare” adesso finisce nelle mani di un solo investitore “paziente” e “lungimirante”.
La citazione di J.P. Morgan riportata nel paragrafo precedente ha trovato compimento.
Questo dimostra come la ricchezza (in questo caso i titoli che la rappresentano) nei mercati finanziari non scompare, ma semplicemente cambia di mano.
LE EMOZIONI SONO CATTIVE CONSIGLIERE
Quando i titoli precipitano e i media amplificano il panico è facile lasciarsi travolgere.
Magari stai leggendo questo articolo in un momento di calma e ti viene da pensare: “Dai Davide, che ci vuole? Si compra sul ribasso e via, buy the dip!“
Poi però basta un -5% o -10%, e quelle che ti sembravano certezze iniziano a vacillare.
Ed ecco che arrivano i dubbi, uno dopo l’altro: “E adesso? Cosa faccio?”
In quei frangenti si sentono spesso frasi come:
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“Meglio vendere prima che sia troppo tardi!”
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“Non tornerà mai più come prima.”
Ma chi osserva con lucidità sa che i crolli dei mercati non sono eventi eccezionali, bensì una componente fisiologica del ciclo economico.
Per farti un’idea nella seguente immagine puoi vedere le probabilità che si verifichi una correzione nei mercati finanziari:
Proprio come dopo una tempesta il sole torna a splendere, anche dopo un sell-off i mercati, col tempo, tendono a riprendersi.
L’unica cosa è che non sappiamo quanto durerà il sell-off, potrebbe essere un periodo breve o un periodo molto lungo, a quest’ultimo caso credo che in molti non siano del tutto preparati.
OPPORTUNITA’ NASCOSTE NELLA PAURA
Quando la maggior parte degli investitori vende per paura, i prezzi delle azioni scendono sotto il loro valore intrinseco.
In quel momento, per chi è paziente e ha una visione di lungo termine, si aprono occasioni straordinarie: acquistare azioni di aziende solide a prezzi scontati, oppure accumulare ulteriori quote del tuo ETF preferito a prezzi più bassi.
Non si tratta di scommettere sull’immediato rimbalzo, ma di costruire valore nel tempo, sfruttando il vantaggio offerto dalla volatilità.
Chi compra durante i ribassi spesso si ritrova, qualche anno dopo, a osservare i propri investimenti maturati in modo significativo.
Il tempo è il miglior alleato di chi sa aspettare.
Come dice Warren Buffett:
“The stock market is a mechanism for transferring wealth from the impatient to the patient.”
Il mercato azionario è un meccanismo che trasferisce la ricchezza dagli impazienti ai pazienti.
GLI ANTIDOTI AL PANICO: PIANIFICAZIONE E CONSAPEVOLEZZA
La vera forza di un investitore non risiede nella capacità di prevedere il futuro, ma nella disciplina di mantenere la rotta anche nei momenti difficili.
Avere una strategia chiara, sapere perché si è investito in determinati strumenti e su quali orizzonti temporali, aiuta a non farsi travolgere dalle emozioni.
Anche il concetto di “perdita” va compreso nel modo corretto: finché non si vende, la perdita è solo potenziale.
Se l’investimento è stato scelto con criterio, come scritto già in precedenza, il tempo può essere il miglior alleato per generare valore.
CONCLUSIONE
Hai capito quindi che nel momento in cui i mercati tremano e sembra che “tutti vendano”, qualcuno sta acquistando.
Non sempre è facile trasformare la teoria in pratica, anzi: richiede coraggio, preparazione e sangue freddo.
Ricorda:
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I crolli di mercato sono inevitabili, ma temporanei.
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Le opportunità più interessanti nascono nei momenti di massimo pessimismo.
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Pianificazione e pazienza sono più forti di qualsiasi tempesta.
La storia insegna che chi sa resistere e investire nei momenti difficili viene premiato, spesso in modo sorprendente.
Perché il vero rischio sui mercati non è la volatilità: è lasciarsi guidare dalla paura.
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).
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