Educazione Finanziaria

Educazione finanziaria
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Seppur con un po’ di ritardo rispetto agli altri paesi anche qui in Italia c’è sempre più consapevolezza del fatto che l’educazione finanziaria sia sempre più importante.

Questo lo si può capire dalle numerose iniziative che stanno nascendo in tutto il territorio e che hanno come oggetto temi economici e finanziari, un trend che è appena iniziato e che è destinato a proseguire in futuro.
Il via lo ha dato il governo italiano nel 2016 con il decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237 nel quale troviamo l’art. 24 bis che stabilisce le “Disposizioni generali concernenti l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale” e, con il quale, viene istituito il “Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.
Si è poi aggregata la regione Veneto con la legge regionale n. 17 del 11 maggio 2018 avente ad oggetto “Iniziative regionali di accrescimento del benessere sociale attraverso l’educazione economica e finanziaria.”
Una legge, quest’ultima, che ha previsto due tipi di azione, il primo rivolto in modo specifico verso le scuole e il secondo rivolto verso i cittadini e le imprese.
Iniziative che hanno lo scopo di divulgare temi economico e finanziari hanno però bisogno anche di persone formate su questi argomenti.
Ecco perchè da qualche tempo è nata una nuova figura, quella dell’educatore finanziario, che diventerà centrale per raggiungere gli obiettivi prefissati dal legislatore.
L’educatore finanziario, come avrai intuito, è il soggetto che lavora per migliorare le conoscenze economiche e finanziarie dei cittadini, aiutandoli a riconoscere e a utilizzare al meglio i prodotti più diffusi.
Per far ciò svolge la propria attività nelle istituzioni scolastiche, bancarie o in qualsiasi contesto in cui sia richiesta la progettazione e l’attuazione di un percorso formativo di alfabetizzazione e/o approfondimento dei temi relativi al mondo economico e finanziario.
Chiamala cultura finanziaria, alfabetizzazione finanziaria o in altro modo, il concetto rimane lo stesso ed è diventata già ora la parola d’ordine.
Ecco quindi che in questo articolo troverai varie informazioni che ti faranno capire perchè è importante l’educazione finanziaria, in particolare:
  • definizione di educazione finanziaria;
  • statistiche sull’educazione finanziaria;
  • educazione finanziaria nelle scuole;
  • le migliori iniziative sull’educazione finanziaria.



DEFINIZIONE DI EDUCAZIONE FINANZIARIA
Per iniziare diamo una definizione di educazione finanziaria in modo che non rimanga un termine prettamente generico.
Prendendo spunto da Wikipedia con educazione finanziaria si intende il processo mediante il quale i consumatori/investitori migliorano le proprie conoscenze riguardo a nozioni, prodotti e rischi in campo finanziario .
Grazie a queste informazioni sviluppano le abilità e la fiducia nei propri mezzi necessari ad acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi finanziari, a fare scelte informate, a sapere dove rivolgersi per assistenza e a intraprendere altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario.
L’educazione finanziaria viene considerata una competenza di base per potersi orientare nelle scelte finanziarie, anche quelle più semplici, che vengono prese nel corso della vita.
Le motivazioni che stanno portando a investire molto nella cultura finanziaria degli italiani si possono ritrovare in alcuni trend che negli ultimi anni stanno caratterizzando il nostro paese:
  • L’invecchiamento demografico e la maggior responsabilità del cittadino nell’accumulo di ricchezze per la pensione;
  • La consapevolezza che le scelte finanziarie possono essere influenzate negativamente da bias cognitivi di cui si può limitarne gli effetti negativi solo conoscendoli;
  • L’ampliamento della gamma di servizi offerti dagli intermediari e la crescita della loro complessità;
  • Per alcune fasce di individui, la presunzione di essere informati circa il mondo della finanza senza in realtà avere le competenze.
E’ in questo ambito che nasce quindi l’esigenza di investire maggiormente nell’alfabetizzazione finanziaria delle persone.



STATISTICHE SULL’EDUCAZIONE FINANZIARIA 
Per contestualizzare meglio la situazione italiana rispetto agli altri paesi è utile vedere un po’ di numeri a riguardo.
Iniziamo da un confronto tra la situazione nelle economie avanzate e quelle emergenti:
L’Italia è ultima tra le economie avanzate e purtroppo il livello è quello delle economie emergenti.
Allargando la visuale si può notare meglio la situazione e l’infografica pubblicata dal Corriere della Sera ci torna utile:
Nella prossima immagine invece è interessante vedere come all’interno della nazione vi siano differenze sostanziali di sesso, età, regione e lavoro.
L’alfabetizzazione finanziaria è stata diffusamente misurata attraverso le risposte a tre diversi quesiti ideati da Annamaria Lusardi e Olivia Mitchell su (1) il tasso di interesse, (2) l’inflazione e il potere d’acquisto, (3) la diversificazione del rischio.
Le differenze tra singole regioni si possono notare più marcatamente nella seguente immagine:



EDUCAZIONE FINANZIARIA NELLE SCUOLE
Come hai visto nelle statistiche precedenti i numeri sono impietosi, con un po’ di impegno però credo che la situazione sia recuperabile.
Quello che secondo me è importante che le persone capiscano è che l’educazione finanziaria non è di difficile e tutti possono diventare più bravi nel gestire il proprio denaro.
Se il momento migliore per imparare l’educazione finanziaria è adesso, non domani o dopodomani, è anche vero che prima si inizia e meglio è.
Ecco perchè è importantissimo insegnare l’educazione finanziaria fin dalle scuole.
Concetti quali:
  • Il denaro e le transazioni;
  • La pianificazione e la gestione delle finanze;
  • Il rischio e il rendimento di un eventuale investimento;
  • Le caratteristiche del mondo della finanza.
Sono tutti di importanza essenziale per lo studente che così riuscirà fin dall’inizio a effettuare scelte finanziarie più consapevoli.
Dalle cose più semplici come l’apertura del primo conto corrente, o la gestione di una carta prepagata, alle cose più complesse come quando arriverà il momento in cui sarà necessario acquistare la prima casa e richiedere un mutuo banca.
Non ultimo iniziare prima possibile a capire come funziona l’interesse composto significa sfruttarne al massimo la sua potenza.
Una citazione a tema finanziario che viene spesso associata a Einstein riguarda proprio l’interesse composto:
“L’interesse composto è l’ottava meraviglia del mondo. Chi lo capisce, lo guadagna; chi non lo capisce, lo paga.”
Che sia stato veramente Einstein o meno a dire questa frase non è rilevante, il concetto rimane comunque valido.
E la scuola ha il dovere di preparare i giovani per sfruttarlo appieno.



LE MIGLIORI INIZIATIVE SULL’EDUCAZIONE FINANZIARIA
Le leggi citate all’inizio dell’articolo hanno dato il via a numerose iniziative come incontri, convegni e corsi per migliorare la cultura finanziaria italiana.
Grazie al Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria è stato creato il portale per l’educazione finanziaria, quellocheconta.gov.it dove è possibile trovare diverse guide e consigli per gestire i propri risparmi:
Una pagina del sito quellocheconta.gov.it

Lo stesso Comitato si è anche fatto promotore del mese dell’educazione finanziaria nel quale ogni anno, a ottobre, vede il realizzarsi di molte iniziative per accrescere le conoscenze di base sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione delle risorse finanziarie personali e familiari.

Perchè proprio ottobre?

La scelta di ottobre non è casuale: il mese infatti apre nella prima settimana con la “World Investor Week”, la manifestazione internazionale dedicata alla gestione del risparmio, e si conclude con la Giornata Mondiale del Risparmio.

Un’altra iniziativa è quella voluta dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che attraverso la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio gestisce e organizza molti programmi e progetti soprattutto per le scuole.
Con il sito L’economia per tutti anche la Banca d’Italia aiuta a diffondere l’educazione finanziaria grazie a articoli, video e altro materiale a tema economico.
A queste iniziative, per lo più istituzionali, si stanno affiancando anche molti altri soggetti privati.
L’importante è che ognuno non vada avanti per la sua strada ma che ci sia una sorta di coordinamento così da rendere più efficace l’azione di divulgazione dell’educazione finanziaria.
Strumenti di coordinamento dell’offerta formativa consentirebbero infatti una migliore coerenza tra le iniziative e i fabbisogni dei cittadini oltre a creare sinergie tra i programmi esistenti e diffondere le modalità didattiche più adeguate.



CONCLUSIONI
Purtroppo i tempi in cui era relativamente semplice far fruttare i propri risparmi sono finiti.
Una volta al risparmiatore italiano bastava solo acquistare titoli di stato e immobili per incassare cedole e affitti ottenendo un buon rendimento.
Entrambe le soluzioni negli ultimi anni non sono più state così semplici da mettere in pratica in quanto il loro rendimento è diminuito e il rischio è aumentato, un connubio che per il “buon padre di famiglia” non è la soluzione ideale.
I titoli di stato ormai hanno rendimenti eccezionalmente bassi e spesso negativi, ciò significa che a scadenza vedremo rimborsato meno capitale di quanto investito.
Gli immobili invece continuano a essere in una generale e prolungata fase di ribasso del prezzo dovuta, da una parte, a cause fiscali, dall’altra a un pessimo trend demografico.
Aggiungiamo a questi elementi che la situazione economica italiana negli ultimi anni è stata molto complicata e questo ha fatto sì che vi sia stato un aumento delle insolvenze degli inquilini.
Le vecchie soluzioni di investimento quindi non sono più valide come un tempo.
Che fare allora? Arrendersi e lasciare i propri risparmi nel conto corrente o, peggio, sotto il materasso?
In una situazione del genere lasceremmo il nostro denaro in balia della peggior tassa che ci possa essere: l’inflazione.
Ma c’è una buona notizia ed è quella che la tecnologia ha dato la possibilità di avere un ampio ventaglio di strumenti di investimento rispetto al passato.
Le soluzioni che un investitore ha a disposizione oggi sono molteplici:
– azioni e obbligazioni;
– ETF;
– certificati di investimento;
– valute;
– materie prime;
– immobili.
Strumenti che un tempo non esistevano ma che oggi permettono di investire su ogni tipo di asset class e in ogni parte del mondo.
Sulla base di questa situazione è facile prevedere il motivo per cui l’educazione finanziaria diventerà imprescindibile in futuro.



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