Come diventare un investitore di successo?

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Ognuno di noi vuole diventare un investitore di successo ma solo in pochi ci riescono.

Il motivo lo spiega Mark Sellers in un discorso agli studenti di Harvard tenuto nel 2007 e, anche se è passato un po’ di tempo da allora, sono argomentazioni che hanno ancora la loro validità.

Per chi non lo conosce, Mark Sellers, è stato un hedge fund manager che ha gestito il fondo Sellers Capital fino al 2008, anno in cui, nonostante i risultati brillanti ottenuti, stanco di gestire capitali altrui, chiuse il fondo e si ritirò.

Le sue parole dopo il ritiro, “I truly love the art of investing, but managing people’s money has taken a large toll on my demeanor and psyche”, fanno capire quanto possa essere impegnativo e stressante gestire i soldi altrui.

Può non sembrarlo perchè spesso si è abbagliati solo dai lauti guadagni, e si vedono le cose a posteriori, ma quando si è veramente sul campo di battaglia dei mercati bisogna essere attrezzati con una forza mentale non indifferente.

Un elemento, questo, da tenere in debita considerazione per chi ha l’obiettivo di diventare asset manager.



Iniziamo adesso con il definire cosa intendo per investitore di successo: ottenere cioè risultati come quelli conseguiti da personaggi del calibro di Warren Buffett, Charlie Munger, Bruce Berkowitz, Peter Lynch, Bill Ackman e simili.

Se l’SP500 ha un rendimento storico medio intorno al 9% i grandi investitori sono riusciti a ottenere rendimenti anche del doppio per molti anni consecutivi.

Ecco, definito questo, per Mark Sellers è molto difficile diventare dei grandi investitori in quanto questi hanno delle caratteristiche innate che sono difficili da imparare successivamente, lasciando così molte persone impossibilitate dal raggiungere certi risultati.

Su questo non sono del tutto d’accordo, su certe qualità ci si può lavorare migliorandosi giorno dopo giorno trovando del tempo per investire su sè stessi.

Prima di continuare però invertiamo il concetto.

Come dice una delle citazioni di Charlie Munger “Invert, always invert”, e partiamo da quello che NON ti farà diventare un investitore di successo:

  • leggere molto: nel mondo degli investimenti tutti leggono molto quindi non è una cosa su cui puoi fare affidamento per avere un vantaggio sugli altri;
  • ottenere titoli come master, dottorati ecc. anche se sono conseguiti in università di prestigio: Sellers, per fare un esempio, dice Harvard non può insegnarti a essere un grande investitore. Paragonando qui in Italia potremmo dire la Bocconi non può insegnarti a essere un grande investitore.
  • esperienza: non può essere considerata una fonte di vantaggi perchè altrimenti avremo investitori che raggiungerebbero l’apice delle loro performance a 60-70 anni di età ma questo si sa che non è vero.

Non devi fraintendere ovviamente, questi tre elementi sono molto importanti e ti daranno un vantaggio rispetto ad altri investitori che ti permetterà di ottenere comunque ottimi risultati.

Ma non sono sufficienti per farti diventare un grande investitore.

Per Mark Sellers c’è bisogno di più, in particolare, di queste sette caratteristiche che non sono facili da trovare tutte insieme in un’unica persona.

CARATTERISTICHE DI UN INVESTITORE DI SUCCESSO

1- abilità di comprare azioni quando gli altri sono nel panico o venderle quando gli altri sono euforici.

Anche se sembra facile a posteriori non è così quando ci si trova nel mezzo degli eventi.

Un esempio recente è stato il marzo 2020 durante il momento più difficile della pandemia da coronavirus.

Non è facile investire quando i TG all’unisono martellano con pessime notizie, non è facile quando vedi la disoccupazione salire e nel mentre il FTSE MIB perde il 17% in un giorno solo.

2- essere ossessionati dal gioco (inteso come l’investimento in borsa) e volerne uscire vincenti.

Sellers sui grandi investitori dice: “These people don’t just enjoy investing; they live it”

Gli investitori di successo vivono gli investimenti, vanno a dormire la sera e si svegliano la mattina pensando alle loro azioni.



3- capacità di imparare dai propri errori.

Caratteristica fondamentale questa e che molte persone sottovalutano. Imparare dai propri errori può essere difficile perchè riguarda il proprio orgoglio ed è difficile ammettere di aver sbagliato.

Più facile ignorarli e andare avanti come se nulla fosse con il rischio, però, di ripeterli.

Aggiungerei io, a complemento, che sarebbe importante anche la capacità di imparare dagli errori altrui che consentirebbe, almeno, di evitare di commetterli noi stessi.

4- percezione del rischio basata sul buon senso.

L’esempio di Sellers si riferisce al fondo Long Term Capital Management (LTCM) attivo negli anni 90 e collassato nel 98. Per evitare il peggio dovette intervenire  direttamente anche la Federal Reserve.

LTCM era un fondo speculativo guidato da grandi protagonisti del mondo economico tra cui anche dei premi Nobel, grazie ai loro modelli economici doveva battere il benchmark ma l’elevata leva finanziaria utilizzata gli si ritorse contro.

La crisi dei paesi emergenti del 98 fu l’inizio della fine della sua avventura e il risultato finale fu questo:

Source: Wikipedia

Tutti i grandi nomi che lavoravano per il fondo non ebbero il buon senso di capire che, anche se i loro modelli dicevano che andava tutto bene, in realtà le cose non sarebbero potute continuare.

E’ proprio questo a cui Sellers fa riferimento, la mancanza di percezione del rischio che stavano correndo e il buon senso di capirlo.

Torniamo anche a quanto scritto all’inizio: anche se hai titoli scolastici del grado più elevato non sono sufficienti per diventare un investitore di successo.

5- fiducia nelle proprie convinzioni anche quando si è soggetti a critiche per mancanza di risultati.

L’esempio più calzante in questo caso è quello di Buffett durante la bolla di internet del 2000.

In quel periodo l’oracolo di Omaha rimase fuori dall’euforia speculativa al costo però di ricevere numerose critiche che culminarono nel famoso articolo pubblicato da Barron’s, intitolato “What’s wrong Warren?”, dove ci si chiedeva se Buffett (al tempo 69 enne) non fosse ormai troppo vecchio per la nuova internet economy.

Il resto è storia, quell’articolo è stato un perfetto indicatore contrarian e Buffett ha continuato con la sua strategia di comprare “wonderful companies at a fair price facendo crescere Berkshire Hathaway nonostante i detrattori.

6- avere la capacità di usare entrambi gli emisferi cerebrali.

Se la parte sinistra del cervello serve per gli aspetti più analitici e logici, la parte destra è necessaria per gli aspetti più creativi e intuitivi.

Di norma le persone hanno un emisfero dominante rispetto all’altro, un investitore di successo invece deve essere in grado di usare con equilibrio entrambe le parti in modo da essere sia attento al dettaglio e ai fatti ma anche in grado di vedere il quadro generale delle cose.



7- capacità di sopportare la volatilità insita nei mercati senza cambiare la propria strategia.

La volatilità nei mercati finanziari è la norma, cambiare la propria strategia basandoci su questo aspetto equivale a un suicidio finanziario.

E’ necessario quindi avere un approccio e un processo di selezione delle azioni di cui si ha fiducia e che ti permetta di superare indenne anche le fasi più difficili di crisi, quando la volatilità è ai massimi livelli.

CONCLUSIONI

Come hai letto per Mark Sellers è molto difficile diventare un investitore di successo, una persona deve avere certe peculiarità che non è facile avere.

Ma ti assicuro che ci si può lavorare e si può migliorare ogni giorno di più.

Non per niente Charlie Munger proprio a proposito ha detto:

“I constantly see people rise in life who are not the smartest, sometimes not even the most diligent, but they are learning machines. They go to bed every night a little wiser than they were when they got up and boy does that help, particularly when you have a long run ahead of you.”

Bisogna solo essere consapevoli che la strada è lunga e non è una cosa automatica dato che, anche se hai passato molto tempo a studiare e fare pratica, non è detto che i risultati arrivino subito.

Le performance dei mercati infatti, soprattutto nel breve periodo, non hanno molto a che fare con i fondamentali delle società in cui investi e questo richiede ulteriore tempo per testare i tuoi risultati.

E’ quindi molto difficile capire se hai le capacità per diventare un investitore di successo in un breve periodo di tempo.

Di solito è necessario che passino diversi anni in modo che i rendimenti che hai ottenuto possano essere testati attraverso vari cicli di mercato, sia in fasi rialziste che in fasi ribassiste.

Solo allora, e solo dopo aver superato con successo tutto questo, potrai affermare di essere diventato un grande investitore.

E non dimenticarti che non tutti devono essere come Warren Buffett per ottenere degli ottimi risultati e togliersi delle soddisfazioni con gli investimenti.

Certo, come in molte cose, per padroneggiare bene la materia ci vorrà del tempo e molto impegno:

“It takes 10.000 hours to be excellent in something” – Malcolm Gladwell autore di Fuoriclasse. Storia naturale del successo.

10.000 ore equivalgono a 5 anni di lavoro a tempo pieno.

Chi vuole leggere tutto l’intervento di Sellers ad Harvard lo trova a questo link.




Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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