Lezioni dall’investimento di Buffett in Apple

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Ormai sono passati oltre cinque anni e credo sia giunto il momento di trarre alcune lezioni dall’investimento di Buffett in Apple.

Era il lontano 2016 quando l’oracolo di Omaha iniziava a prendere posizione nelle azioni della società di Cupertino.

In molti magari non ricordano ma, per contestualizzare un attimo, il 2016 era l’anno in cui il settore energetico stava cercando di riprendersi dallo shock dovuto al crash del prezzo del petrolio, passato in pochi mesi da 100 dollari al barile a 30 dollari, cicatrici che rimangono ancora oggi in molte società petrolifere.

Era anche l’anno in cui sembrava si allentassero le tensioni russo – ucraine, dopo l’occupazione russa della Crimea, e il conflitto nel Donbass iniziava a perdere l’interesse da parte dei media.

Tensioni comunque che non si sono mai del tutto sopite e che stanno riaffiorando proprio in questi ultimi tempi.

In questo contesto Warren Buffett sedeva tranquillamente nel suo ufficio, come sempre leggendo, e studiando un’operazione che avrebbe avuto un’enorme impatto sul futuro di Berkshire Hathaway.




L’investimento in azioni IBM non era andato benissimo, la scommessa sull’intelligenza artificiale e il robot Watson non stava dando i risultati sperati.

Ma c’era un’altra società, su cui aveva investito uno dei suoi portfolio manager (Weschler o Todd), che meritava di essere analizzata più approfonditamente.

Si trattava di Apple, ed era una società su cui valeva la pena investire molto di più della quota iniziale messa da uno dei suoi portfolio manager.

Già, perchè se hai dato un’occhiata al portafoglio di Warren Buffett, avrai notato come il peso delle azioni Apple ormai abbia raggiunto livelli che difficilmente vengono considerati gestibili dalla maggior parte degli investitori.

Infatti cosa succede di solito in questi casi?

La regola è quella che con cadenza periodica devi ribilanciare il portafoglio per riportare la quota delle azioni cresciute di più al loro peso originario.

Faccio un esempio per farmi capire meglio.

All’inizio dell’anno ho un portafoglio con 5 azioni e con un peso equivalente tra di loro:

  • Azione 1: 20%
  • Azione 2: 20%
  • Azione 3: 20%
  • Azione 4: 20%
  • Azione 5: 20%
    TOTALE = 100%

Alla fine dell’anno invece mi ritrovo con questa situazione in quanto l’azione 1 è cresciuta molto più delle altre:

  • Azione 1: 24%
  • Azione 2: 19%
  • Azione 3: 19%
  • Azione 4: 19%
  • Azione 5: 19%
    TOTALE = 100%

Se segui la regola generale dovresti ribilanciare il portafoglio vendendo la quantità in eccesso di azione 1 e comprando le altre azioni per riportarle tutte al 20% originario.

E’ una regola che in molti applicano e contro la quale non ho nulla da ridire, alla fine la cosa importante è seguire un proprio metodo che consenta di guadagnare in borsa senza fare errori comportamentali nei momenti sbagliati.

Ma l’oracolo di Omaha non si è comportato in modo convenzionale, non tutti in fondo possono chiamarsi Warren Buffett.

Prima però voglio riepilogare come sono andate le cose.




L’INVESTIMENTO DI BUFFETT IN APPLE

Hai letto che il primo acquisto di azioni Apple risale al primo trimestre 2016 quando Berkshire Hathaway acquistò 9,8 milioni di azioni per un valore complessivo di 1 miliardo di dollari.

Questo primo acquisto effettivamente non fu per volontà di Buffett ma di uno dei suoi due portfolio manager (Weschler o Todd non si è ancora capito):

Berkshire Hathaway acquista azioni Apple

Gli acquisti sono poi proseguiti per tutto il 2017 e fino all’inizio del 2018 quando il totale investito in Apple arrivava a circa 36 miliardi di dollari che, per la società di Buffett rappresentava, e rappresenta ancora, l’investimento più grande effettuato dopo l’acquisto di Precision Castparts per quasi 33 miliardi di dollari.

Nel grafico seguente ti puoi rendere conto del prezzo intorno al quale sono state comprate le azioni Apple.

In quel periodo le azioni della società del melafonino non erano molto amate dagli investitori visto che per quattro lunghi anni non si erano praticamente mosse.

Molti vogliono guadagnare in borsa nel più breve tempo possibile e sono più concentrati sul prezzo dell’azione piuttosto che sui risultati dell’attività sottostante.

Al tempo c’era anche chi si chiedeva se le azioni Apple potevano essere considerate una value stock o una value trap.

Inoltre mentre Buffett comprava un altro famoso investitore vendeva:

Carl Icahn vende azioni Apple.

Tutto questo nonostante nel bilancio di Apple ci fossero 230 miliardi di dollari in liquidità e la società fosse scambiata a un prezzo che equivaleva a un rapporto P/E poco superiore ai 10, poi cresciuto intorno ai 15 nel 2018:

La crescita degli utili accoppiata con il re-rating dell’azione, avvenuti a partire dalla metà del 2018, hanno portato il prezzo a quadruplicarsi facendo diventare Apple la regina delle azioni FAAMG (Facebook, Apple, Amazon, Microsoft, Google).




LEZIONI DALL’INVESTIMENTO DI BUFFETT IN APPLE

Queste sono le quattro lezioni dall’investimento di Buffett in Apple che, secondo me, puoi imparare:

1- non è necessario fare mirabolanti ricerche per trovare azioni di società che possono ottenere ottimi risultati. Anche tra le società a grande capitalizzazione, che sono conosciute da tutti, e soprattutto sono sotto gli occhi di tutti, si possono trovare opportunità eccellenti.

2- il prezzo che paghi conta: come scritto in precedenza ricorda che Buffett ha comprato azioni Apple a un rapporto P/E poco superiore a 10.

3- la concentrazione di portafoglio è diretta conseguenza, più che dal numero effettivo di azioni, dal loro peso all’interno del portafoglio.

4- anche se molti anni fa Buffett ha detto che investire in tecnologia non rientrava nella sua sfera di competenza le idee si possono cambiare e le proprie conoscenze si possono ampliare.

Riguardo a quest’ultimo punto c’è da dire comunque che Buffett non vede Apple esattamente come una società tecnologica.

Anche se tutti la considerano una delle principali big tech del mercato americano come da parole dello stesso Buffett:

“I didn’t go into Apple because it was a tech stock, I don’t think that required me to take apart an iPhone or something and figure out what all the components were or anything. I think it’s much more the nature of consumer behavior.”

Per lui Apple è più una società che vende prodotti e servizi di consumo i cui clienti sono fortemente fidelizzati grazie alla qualità del brand che Steve Jobs prima, e il suo successore Tim Cook poi, sono riusciti a creare.




CONCLUSIONI

Insomma le ragioni che hanno portato Buffett a comprare azioni Apple possono essere molte, valutazione più che adeguata per un brand forte, qualità del business e, chissà, magari anche il pagamento del dividendo che Apple aveva iniziato nel 2012.

Con oltre 200 miliardi di dollari di liquidità a bilancio le prospettive per dividendi crescenti erano interessanti già al tempo.

Senza dimenticare i buyback sulle azioni proprie che facevano da ciliegina sulla torta.

Anche se a Warren Buffett non piace pagare dividendi non c’è alcun dubbio sul fatto che gli piaccia incassarli, viste le numerose società che li erogano presenti nel suo portafoglio.

E infatti sta incassando trimestralmente delle belle cedole anche da Apple.

Per esempio lo scorso 11 novembre, quando Apple ha pagato il dividendo trimestrale, Berkshire Hathaway ha incassato un assegno di $195.169.821,88.

Il risultato è frutto di un dividendo per azione di 0,22$ moltiplicato per le 887.135.554 azioni di Apple che la società di Buffett possiede.

Annualmente la cifra lorda incassata dai dividendi di Apple arriva a 780.679.287,52 dollari o, per darti un altro ordine di grandezza, 24,75 $ al secondo.

Se non sei azionista Apple ma sei azionista Berkshire Hathaway diciamo che puoi consolarti ed essere contento lo stesso.

Buffett ha fatto il lavoro per te.

Per concludere credo che seguire quello che fa Warren Buffett sia un modo per continuare la propria crescita come investitori.

E con il tempo io stesso ho capito che a volte si può imparare di più da quello che fa piuttosto che da quello che dice.

Fra non molto poi arriverà una delle ultime lezioni dall’investimento di Buffett in Apple:

Con il prezzo delle azioni che ormai viaggia a quotazioni importanti e ben al di sopra di un rapporto P/E di 30 sono proprio curioso di vedere cosa farà:

  • continua a tenere?
  • inizierà a vendere?

Quella sarà un’altra lezione che potremo imparare.




Disclosure: long Berkshire Hathaway
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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