Vinci la paura e inizia a investire
Se stai leggendo questo articolo è probabile che, almeno una volta, tu ti sia fatto domande come:
- “E se perdo tutti i miei soldi?”
- “Non capisco nulla di finanza, meglio lasciare i soldi sul conto.”
- “I mercati sono una truffa per chi non è del mestiere.”
Tranquillo, ci sono passato anche io e la mia storia lo testimonia. E non siamo neanche gli unici, ti posso assicurare che ci siamo passati in tanti.
In realtà, la paura di investire è una delle emozioni più comuni e naturali, anche tra chi fa investimenti da anni.
È una risposta istintiva al rischio e all’incertezza.
L’ha studiata anche Kahneman, premio Nobel per l’economia nel 2002, che ha dimostrato come la paura di perdere pesa psicologicamente molto più della soddisfazione di un guadagno equivalente.
Perdi 100 euro e ne soffri di più di quanto gioisci se ne guadagni 100.
Ma allora, perché milioni di persone nel mondo continuano a investire?
PERCHE’ NON INVESTIRE E’ PIU’ RISCHIOSO CHE INVESTIRE
Molti non se ne accorgono, ma tenere i soldi fermi sul conto significa perderli lentamente ogni giorno a causa dell’inflazione.
Anche se non sembra tenere i soldi sul conto corrente risulta essere una scelta di investimento.
Il denaro oggi vale meno di ieri e molto meno di domani. È un impoverimento silenzioso e continuo.
Tutti prima o poi abbiamo visto un’immagine del genere che rappresenta come la stessa quantità di prodotto, nel corso del tempo, costi sempre di più:
Investire, quindi, non è un’opzione per ricchi o esperti, ma una necessità per chiunque voglia proteggere il proprio potere d’acquisto nel tempo.
I soldi sono un mezzo e non un fine, servono per comprare beni e servizi.
Siccome perdono valore nel tempo, tenerli fermi ha un costo.
TRE PASSI CONCRETI PER INIZIARE A INVESTIRE SENZA PAURA
1. Educazione finanziaria di base
Non puoi vincere la paura se non sai in cosa stai entrando. Informarsi è il primo antidoto contro il panico.
Non servono corsi avanzati: basta un buon libro per capire come funzionano gli investimenti.
I più consigliati per iniziare?
Sicuramente i libri di Gabriele Bellelli sono una buona base di partenza integrati poi con questi due:
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“A spasso per Wall Street” di Burton Malkiel
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“La psicologia dei soldi” di Morgan Housel
Leggerli ti farà capire quanto l’emotività pesa nei mercati e come impostare una strategia razionale.
2. Parti gradualmente
Investire tutto e subito può essere controproducente, soprattutto se sei alle prime armi. Almeno all’inizio non la devi vedere come una corsa.
Anzi, affrontare i mercati con troppa foga rischia di portarti più ansia che risultati.
Meglio iniziare in piccolo, con strumenti semplici, a basso rischio e facili da comprendere, come i titoli di Stato, un ETF obbligazionario o un ETF azionario ben diversificato.
Questo approccio ti permette di prendere confidenza con le logiche dell’investimento senza esporsi subito a oscillazioni importanti.
Investendo somme contenute, puoi osservare l’andamento dei mercati e testare le tue reazioni emotive che, vedrai molto presto sono le più importanti da padroneggiare.
Per esempio: se metti 100 euro in un ETF e il giorno dopo vedi un -20%, ci rifletti su, ma riesci a gestirlo.
Se ci metti 10.000 euro e succede lo stesso, potresti farti prendere dal panico.
Entrare nei mercati a piccoli passi aiuta a costruire un rapporto più sereno e razionale con l’investimento.
Ti insegna a non vivere ogni oscillazione come una tragedia, ma come parte normale del gioco.
Inoltre, c’è un aspetto spesso sottovalutato: gli errori.
Se sbagli qualcosa all’inizio, e succede, è umano, sbagli in piccolo. L
e perdite, quando ci sono, sono contenute e soprattutto gestibili a livello psicologico. È molto più facile imparare da uno sbaglio che ti è costato 50 euro, piuttosto che da uno che te ne ha fatti perdere 5.000.
Partire gradualmente non significa essere pavidi. Significa essere intelligenti.
Vuol dire costruire solide fondamenta prima di alzare il piano e, come in tutte le buone abitudini, è la costanza che farà la differenza nel lungo termine.
3. Trasforma l’investimento in abitudine
Fallo regolarmente. Anche piccole somme ogni mese.
Col tempo costruisci un capitale, ma soprattutto una mentalità: quella dell’investitore di successo.
Non sei più solo un risparmiatore che accumula e teme, ma un protagonista del tuo futuro finanziario.
Un modo pratico per trasformare questa abitudine in automatismo è il PAC, ovvero Piano di Accumulo del Capitale.
In pratica investi una somma fissa ogni mese (ad esempio 100 €) in uno strumento finanziario come un ETF.
È una strategia semplice, adatta anche ai principianti, che ti aiuta a:
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entrare nei mercati in modo graduale,
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ridurre l’impatto delle fluttuazioni (grazie all’effetto del prezzo medio),
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mantenere costanza e disciplina, indipendentemente dall’umore dei mercati.
Un altro esempio pratico: se investi 100 € al mese per 10 anni con un rendimento medio annuo del 6%, avrai versato 12.000 €, ma il tuo capitale finale sarà di circa 16.500 €.
Non è magia, è interesse composto + costanza.
E se il mercato scende? Meglio ancora: con il PAC compri più quote a prezzo scontato, abbassando il prezzo medio d’acquisto.
E SE SBAGLI? L’IMPORTANTE E’ CAPIRE, CORREGGERE E RIPARTIRE
La paura spesso deriva da una brutta esperienza passata.
Magari hai perso soldi in una truffa, hai comprato qualcosa di sbagliato o ti sei fatto convincere da chi doveva solo venderti un prodotto.
Se ti riconosci in questo, ti consiglio di leggere anche l’articolo: Mr. RIP e i suoi 3 errori finanziari.
Mr. RIP racconta di quando, a inizio 2000, investì tutti i suoi risparmi in un fondo tech americano senza sapere minimamente cosa stava facendo.
Dopo due anni di perdite continue, vendette tutto nel momento peggiore.
Risultato: perse più del 50% del capitale, rimase traumatizzato e stette fuori dai mercati per oltre un decennio.
“Ho comprato al top e venduto al bottom. Genio.”
Morale: se hai sbagliato, non devi rimanere fuori per sempre.
L’importante è capire dove hai sbagliato, non ripetere l’errore e ritentare in modo più informato.
E se hai dei dubbi, valuta di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente: una figura che non ti vende prodotti, ma ti aiuta a prendere decisioni migliori.
CONCLUSIONE
Non serve essere esperti, trader o miliardari. Serve solo fare il primo passo, imparare a conoscere i mercati, e farlo con buon senso, gradualità e costanza.
L’investimento perfetto non esiste. Ma esiste quello giusto per te, oggi, sulla base della pianificazione finanziaria che ti permette di perseguire i tuoi obiettivi di vita.
Ed è quello che ti permette di iniziare, anche con poco, ma con coraggio.
Investire non è una gara, è più come una maratona. E come ogni percorso del genere si affronta un passo alla volta.
Hai già fatto il primo clic arrivando a leggere questo articolo. Ora fai anche il primo passo.
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).
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